Musicista e produttore brittanico, Nathan Fake si avvicina alla musica elettronica giovanissimo e a soli 20 anni arriva al successo con il singolo “Outhouse” che in pochi anni è diventato un classico del genere techno. Ripete il successo con l’EP "watlington street EP" per l’ etichietta SAW di Satoshi Toime. L’autunno successivo si supera con il singolo “The Sky was pink”, remixato da James Holden; il brano ha talmente tanto successo da essere considerato un “instant classic”. La consacrazione arriva nel 2005 con il singolo “Dinamo” su etichietta Traum, che si differenzia dalle precedenti produzioni per il caratteristico mix di minimal e trance. Il suo primo album “Drowning in a sea of love” esce nel 2006 per la label Border Community. Pubblica un secondo (mini) album di sole sei tracce nel 2009: in “Hard Island” il sound techno si mescola con la musica “acid” ispirata a Aphex Twin, Boards of Canada, Röyksopp e alla musica "acid" in generale. A questo disco segue nel 2012 l’album “Stream Days”.
Con il collega e amico Wesley Matsell fonda nel 2014 l’etichetta Cambria Instruments la cui prima produzione è stata uno split album tra i due musicisti.