Attualmente non ci sono date in programma per Vasco Brondi

Biografia

Vasco Brondi, alias Le Luci della Centrale Elettrica, esordisce nel 2007 con una demo autoprodotta dall’omonimo titolo. La demo riceve un buon successo di critica, e lo porterà, l’anno successivo, alla pubblicazione del suo primo album Canzoni da spiaggia deturpata, prodotto da Manuele Fusaroli e Giorgio Canali (CCCP, CSI, PGR, Rossofuoco).

L’album, dopo aver ricevuto i favori della critica e del pubblico, vince la Targa Tenco 2008 come Migliore Opera prima cantautorale dell’anno.  

Il tour d’esordio conta oltre 200 date in tutta Italia, e vede la collaborazione di artisti importanti come Giorgio Canali, qui in veste di musicista (chitarra elettrica e voce) e Davide Toffoli (disegni dal vivo).

Tra il 2007 e il 2010 fa da supporto ad artisti del calibro di Subsonica, Blonde Redhead, Notwist e Vinicio Capossela; inoltre la canzone “Per combattere l’acne” viene scelta per la colonna sonora dei titoli di coda del film “Fuga dal call center” di Federico Rizzo; la sua esperienza nel cinema continua nel 2011 quando incide il brano “Un campo lungo cinematografico”, per la colonna sonora del film “Ruggine” di Daniele Gaglianone.

Nel 2010 esce il suo secondo album “Per ora la chiameremo felicità” che lo porterà in tour prima nei teatri, riscuotendo un enorme successo, e poi nei club di tutta Italia. Anche quest’ultima fatica di Brondi è un trionfo: arriva 24° nella classifica F.I.M.I. e riceve importanti riconoscimenti dalle riviste Rolling Stones (che lo annovera al sesto posto tra i venticinque migliori dischi del decennio, primo tra gli italiani) e Rumore (che segnala l’album tra i migliori dischi degli anni duemila collocandolo al 93º posto).

Nell’aprile 2011 Lorenzo “Jovanotti” Cherubini lo chiama come supporter per aprire le date del suo tour; anche De Gregori lo vuole sul palco per il Traffic Festival di Torino, accordandogli l’onore di chiudere il live con una versione inedita di “Viva l’Italia” arrangiata dallo stesso Brondi.

In questo stesso anno esce per XL Repubblica l’EP “C’eravamo abbastanza amati”; per un nuovo album bisogna aspettare il 2014, anno d’uscita di “Costellazioni” che entra direttamente al secondo posto nella classifica F.I.M.I.

Vasco Brondi è un artista poliedrico, e si fa notare non solo per la musica. Nel 2009 esce, infatti, la sua prima opera letteraria “Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero” edito da Baldini Castoldi Dalai; nel 2012 scrive i testi per la graphic novel “Come le strisce che asciano gli aerei”, con immagini di Adrea Bruno.

il 15/12/2023 Vasco annuncia sui suoi canali social un nuovo album e un tour. Il disco s’intitola Un segno di vita e verrà pubblicato via Carosello a marzo 2024, giusto un mese prima dell’inizio della tournée che toccherà i principali club italiani.

"Siamo pronti per ripartire e per rintracciare tutti i segni di vita che ci sono", ha scritto sui social il cantautore condividendo le date del tour: "Come scriveva Calvino, adesso più che mai è importante cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".

Biografia

Vasco Brondi, alias Le Luci della Centrale Elettrica, esordisce nel 2007 con una demo autoprodotta dall’omonimo titolo. La demo riceve un buon successo di critica, e lo porterà, l’anno successivo, alla pubblicazione del suo primo album Canzoni da spiaggia deturpata, prodotto da Manuele Fusaroli e Giorgio Canali (CCCP, CSI, PGR, Rossofuoco).

L’album, dopo aver ricevuto i favori della critica e del pubblico, vince la Targa Tenco 2008 come Migliore Opera prima cantautorale dell’anno.  

Il tour d’esordio conta oltre 200 date in tutta Italia, e vede la collaborazione di artisti importanti come Giorgio Canali, qui in veste di musicista (chitarra elettrica e voce) e Davide Toffoli (disegni dal vivo).

Tra il 2007 e il 2010 fa da supporto ad artisti del calibro di Subsonica, Blonde Redhead, Notwist e Vinicio Capossela; inoltre la canzone “Per combattere l’acne” viene scelta per la colonna sonora dei titoli di coda del film “Fuga dal call center” di Federico Rizzo; la sua esperienza nel cinema continua nel 2011 quando incide il brano “Un campo lungo cinematografico”, per la colonna sonora del film “Ruggine” di Daniele Gaglianone.

Nel 2010 esce il suo secondo album “Per ora la chiameremo felicità” che lo porterà in tour prima nei teatri, riscuotendo un enorme successo, e poi nei club di tutta Italia. Anche quest’ultima fatica di Brondi è un trionfo: arriva 24° nella classifica F.I.M.I. e riceve importanti riconoscimenti dalle riviste Rolling Stones (che lo annovera al sesto posto tra i venticinque migliori dischi del decennio, primo tra gli italiani) e Rumore (che segnala l’album tra i migliori dischi degli anni duemila collocandolo al 93º posto).

Nell’aprile 2011 Lorenzo “Jovanotti” Cherubini lo chiama come supporter per aprire le date del suo tour; anche De Gregori lo vuole sul palco per il Traffic Festival di Torino, accordandogli l’onore di chiudere il live con una versione inedita di “Viva l’Italia” arrangiata dallo stesso Brondi.

In questo stesso anno esce per XL Repubblica l’EP “C’eravamo abbastanza amati”; per un nuovo album bisogna aspettare il 2014, anno d’uscita di “Costellazioni” che entra direttamente al secondo posto nella classifica F.I.M.I.

Vasco Brondi è un artista poliedrico, e si fa notare non solo per la musica. Nel 2009 esce, infatti, la sua prima opera letteraria “Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero” edito da Baldini Castoldi Dalai; nel 2012 scrive i testi per la graphic novel “Come le strisce che asciano gli aerei”, con immagini di Adrea Bruno.

il 15/12/2023 Vasco annuncia sui suoi canali social un nuovo album e un tour. Il disco s’intitola Un segno di vita e verrà pubblicato via Carosello a marzo 2024, giusto un mese prima dell’inizio della tournée che toccherà i principali club italiani.

"Siamo pronti per ripartire e per rintracciare tutti i segni di vita che ci sono", ha scritto sui social il cantautore condividendo le date del tour: "Come scriveva Calvino, adesso più che mai è importante cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".