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Biglietti

INTERO

€ 10,00+ € 2,00 d.p.

RIDOTTO

Riservato a Partner Flic, Under18, Over64 e persone con disabilità
€ 8,00+ € 2,00 d.p.
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Rassegne collegate

FLIC: Festival Lanciano In Contemporanea 2025

Dal 26/09/2025 Al 22/11/2025

Info Evento

Green Days
di Matteo Luoni | Campo Teatrale

Green Days è la storia di due generazioni a confronto.

È la storia di Marco ed Emma, padre e figlia, Millenial e Gen Z.

Lui, all’insegna di una vita precaria. Lei, spesso più genitore che figlia, impegnata come tutti i giovani tra scuola, lavoro, smartphone e una vita di passioni e amicizie. Una di queste passioni è l’ecologismo. Emma insegna al padre le buone pratiche: la raccolta differenziata, gli effetti degli sprechi domestici sul mondo… e Marco accetta, anche se con fatica, brontolando un po’: gli sembrano cose lontane da lui, che non avranno il minimo impatto.

Finché un giorno, Marco riceve una proposta di lavoro che potrebbe cambiare la sua vita e quella di sua figlia: come guardia di sicurezza presso un’azienda di distribuzione di gas metano.

Emma chiede a suo papà di non accettare il lavoro, perché andrebbe contro tutto ciò in cui lei crede.

Marco è davanti a un bivio, ma infine accetta il lavoro.

Da lì in poi tutto cambia.

Emma cambia.

Quella che sembra il principio di una ribellione adolescenziale è, in verità, l’inizio di un attivismo che giorno dopo giorno va sempre più estremizzandosi.

Il conflitto ideologico tra un’ambientalista e un realista si trasforma in un conflitto tra figlia e padre, tra cose non dette, sentimenti mai espressi, “ti voglio bene” mai pronunciati.

Seguiamo Emma nella sua radicalizzazione come attivista dell’ambiente, e Marco nei suoi

disperati e goffi tentativi di capire questa figlia così in pena per il mondo.

Perché è il mondo che ha bisogno di essere salvato o siamo noi che dobbiamo salvarci da noi stessi?

Oggi parlare di ambiente, di cambiamento climatico, di sostenibilità e di “green” in generale sembra essere diventata la cosa più facile e al contempo più difficile. Sebbene siano argomenti che solo recentemente hanno meritato un’attenzione pubblica nuova, ci paiono tuttavia già “spanati”, di difficile digeribilità. I rischi sono molti, specialmente se questi temi li si vuole portare in teatro, un luogo in cui qualsiasi operazione artistica a riguardo cammina sul sottile crinale tra il programmatico e il retorico.

Bene.

Però sono temi importantissimi.

Si potrebbe dire che siano “i Temi” sulla base dei quali poggiano i principi cardine della nostra civiltà: il nostro posto nel mondo o, meglio, il nostro spazio nel mondo.

E così abbiamo deciso di correre il rischio.

Nella relazione tra padre e figlia, verità e falsa coscienza sono quasi indistinguibili.

L’attivismo di Emma è una ragione di vita e, al contempo, la giustificazione e il rifugio delle inquietudini e delle paure di un’adolescente.

Il padre, Marco, ha dedicato gran parte della sua giovinezza alla crescita di Emma: quale migliore scusa di una figlia arrivata in anticipo, per non affrontare le sfide, le responsabilità e i doveri della vita adulta?

Come reagirà il mondo che abitiamo alle nostre scelte di vita condizionerà il nostro futuro, quello dei nostri figli e delle generazioni future. Impossibile restarne fuori, impossibile non prendere una posizione. Tuttavia, cosa succede se sotto queste posizioni nascondiamo il nostro bisogno egoico di salvarci dalle meschinerie, dai limiti della nostra società? La nostra, scopriranno Emma e Marco, è una società di complessità, che non appena cercheranno di affrontare – come facciamo anche noi, senza accorgercene, ogni giorno – li farà inciampare nelle loro stesse contraddizioni.