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I Confini delle Parole o Le Connessioni del Caso
di Gabriella Stazio | Movimento Danza
Per il FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea 2025, Gabriella Stazio parte dal tema centrale del Festival – confini, conflitti, incontri – per sviluppare una coreografia basata sul metodo delle Keywords. Concetti come linea, perimetro, rottura, dissonanza, dialogo o rispecchiamento si trasformano in stimoli creativi, alimentando un processo di ricerca condiviso tra la coreografa e i danzatori che genera la creazione di I Confini delle Parole o Le Connessioni del Caso.
Il metodo del caso si manifesta in scena attraverso l’estrazione casuale delle parole chiave durante la performance. Questa scelta, apparentemente priva di un ordine predefinito, diventa il punto di partenza per tradurre i concetti in movimento. Ogni parola guida i performer sulla base di informazioni e indicazioni ricevute durante le prove, stimolando un “problem solving” istantaneo che trasforma l’imprevisto in azione scenica. Nonostante l’aleatorietà, la struttura definita in fase di prove garantisce coerenza estetica e formale al risultato finale.
Ogni parola chiave – perimetro, soglia, barriera, così come riconoscimento, empatia, dialogo – diventa l’innesco per un’esplorazione fisica e concettuale che intreccia tensioni, connessioni e nuove possibilità. La casualità della selezione genera una narrazione aperta e in continua trasformazione che evolve in tempo reale sotto gli occhi dello spettatore, offrendo così un’esperienza unica e irripetibile.
I Confini delle Parole o Le Connessioni del Caso, grazie al metodo del caso che la Stazio porta avanti sapientemente nella maggior parte delle sue creazioni, crea un equilibrio dinamico tra improvvisazione e struttura, creatività e rigore, esprimendo il tema del Festival attraverso un costante dialogo tra divisione e incontro, tra crisi e risoluzione.