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In occasione della ricorrenza dei 20 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber e dei 10 anni dalla scomparsa di Enzo Jannacci , la “Piccola Orchestra Goganga” propone un concerto-spettacolo in omaggio ai due artisti amici tra loro.
Dopo uno studio approfondito dei due famosi cantautori italiani, la “Piccola Orchestra Goganga” ha scelto i brani più rappresentativi di entrambi arrangiandoli con sonorità attuali ma rimanendo fedeli allo spirito delle opere pensate e composte da Gaber e Jannacci.
Lo spettacolo ha un ritmo veloce, vivace e incalzante/coinvolgente (ogni brano è accompagnato da immagini e testimonianze) il pubblico è accompagnato verso i ricordi di una musica con brani eterni e testi di un’attualità disarmante.
Gaber e Jannacci erano due grandi artisti, due grandi uomini legati da una sincera e “strana” amicizia, amici geniali che hanno vissuto tra “fette di limone” in una libertà inquieta, anelando il diritto di essere “tristi”. Per più di mezzo secolo hanno smosso cuori e coscienze con una combinazione di talento e cultura che non si è poi più ripetuta in nessuna “coppia” di artisti.
Dagli spettacoli di cabaret in giro per i locali milanesi, passando al duo demenziale-criptico “I due corsari”, “Ja-Ga Brothers”. fino al ritorno alle scene negli Anni Novanta con l’opera teatrale “Aspettando Godot”.
La”Piccola Orchestra Goganga” vuole contribuire alla divulgazione e valorizzazione de patrimonio artistico che Gaber e Jannacci hanno lasciato anche e soprattutto per i più giovani.
Una vita di amicizia nata al Conservatorio Musicale di Sassari negli anni ‘80, i cinque componenti della “Piccola Orchestra Goganga” si riuniscono nell’età della maturità per dar vita al nuovo progetto musicale in omaggio a due grandissimi cantautori italiani:
Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.
Così nasce la “Piccola Orchestra Goganga” formata da:
Mariano Melis (chitarra e voce)
Daniele Manca (piano-tastiere e cori)
Gianni Gadau (basso e cori)
Marco Chessa (batteria e cori)
Gian Piero Carta (sax e clarinetto)
I cinque musicisti danno vita ad uno spettacolo divertente, nostalgico e frizzante
che lascia spazio anche a momenti di riflessione in un’atmosfera sobria e un po’ “Goganga”.