Info Evento
Un inquieto incanto
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerti K.456 e K.491 per pianoforte e orchestra
(trascritti per piccolo ensemble da Lachner)
Luca Ciammarughi, pianoforte
Solisti di Milano Classica
Dialogo con Florinda Cambria
Nei suoi Diari, il pittore Paul Klee scrisse: «Mozart, senza avere una visione chiara del suo “inferno”, si salvò nella parte gioiosa dell’essere». Oggi, la nostra visione del genio salisburghese non contempla più quella parte di incoscienza e di ingenuità che un tempo era attribuita al prodigio.
Tuttavia permane il mistero insondabile di una sorta di duplicità mozartiana: sotto l’immagine del fanciullo baciato dagli Dei si agitano il dionisiaco e il tragico, espressi spesso da quelle “inquietanti simmetrie” di cui ha trattato – anche in chiave psicanalitica – Maynard Solomon. «Nessuno canta così puro come coloro che sono nel più profondo inferno: quello che crediamo il canto degli angeli è il loro canto » scriveva Kafka.
I Concerti K 456 in si bemolle maggiore e K 491 in do minore, apparentemente la luce e l’ombra, sono in realtà costellati di quella sublime ambiguità che chiamiamo “bellezza”, ma che è prima di tutto un interrogarsi (conscio o inconscio?) e uno struggersi sulla vita e sulla morte.
CHE COS’E’ PIANOSOFIA?
PianoSofia è un festival di musica d’arte nato a Milano nel 2020 per iniziativa dei pianisti Luca Ciammarughi e Silvia Lomazzi, la cui missione è quella di ritrovare il piacere della cultura vissuta con intensità e condivisa attraverso un festival che intende essere un luogo di dialogo fra le arti, privo di quelle eccessive formalità che talvolta inibiscono il pubblico meno consueto all’ascolto della musica d’arte.
Gli eventi di PianoSofia, in cui il pianoforte è sempre protagonista, come solista o in formazioni da camera, sono incontri in cui si intersecano esecuzioni e dialoghi con intellettuali per esplorare la forza della musica come “generatrice di pensiero”.