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RE LEAR È MORTO A MOSCA

regia César Brie
drammaturgia César Brie e Leonardo Ceccanti con la collaborazione di tutto l'ensemble
attori creatori Altea Bonatesta, César Brie, Leonardo Ceccanti, Eugeniu Cornitel, Davide De Togni, Anna Vittoria Ferri, Tommaso Pioli, Annalesi Secco e Alessandro Treccani
lavoro corporale Vera Dalla Pasqua
scenografia dell'ensemble
costumi Matteo Corsi
luci César Brie e l'ensemble
musica Pablo Brie e musiche tradizionali Yiddish
consulenza storica Antonio Attisani

Solomon Michoels e Venjamin Zuskin: due attori ebrei, due amici, condannati per aver volato troppo in alto. Colpevoli di aver immaginato un teatro d'arte fatto di canti, danze, poesie e colori in lingua Yiddish nell'Unione Sovietica di Stalin. Un viaggio in Russia per raccontare una storia vera ormai dimenticata, attraverso i dipinti di Chagall e i personaggi del Re Lear. Uno spettacolo di memorie da riscoprire, custodite al di là del palcoscenico.
1948. 13 gennaio, Minsk. Un furgone investe e uccide Solomon Michoels: di lui restano un orologio da polso fermo alle dieci di sera, due figlie e una moglie. Notte fra il 23 e il 24 dicembre, Mosca. Venjamin Zuskin viene rapito nel sonno, interrrogato, torturato e quattro anni dopo fucilato. Il grande Teatro Ebraico di Mosca, il Goset, perde Lear e il suo matto. Il primo e unico Re Lear in Yiddish non andrà mai più in scena. Il mandante di questi omicidi è Iosif Stalin.