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MERCANTI
Adattamento e regia di Saverio Fiano
Assistenza alla regia Raffaella De Martino - Assistenza tecnica Andrea Alfieri

Commedia in due atti Liberamente ispirata a “Il Mercante di Venezia” (1596) di W. Shakespeare. Venezia alla fine del XVI secolo è una delle città più ricche e prospere d’Europa,crocevia di commerci e di passioni, ma è anche sede del primo ghetto, zona della città in cui gli ebrei sono confinati dai veneziani, che li tollerano solo per fare affari.Bassanio, giovane apparentemente spavaldo, si rivolge all’amica Antonia per procurarsi il denaro necessario per conquistare la donna amata. Antonia è una ricca mercante che non dispone di liquidità immediata ma che farà da garante presso Shylock, un usuraio ebreo.Il patto è crudele: in caso di mancato pagamento, Shylock potrà esigere una libbra di carne dal corpo di Antonia.

NOTE DI REGIA
Nei documenti dell’epoca William Shakespeare presenta “Il Mercante di Venezia”come “commedia”. Nel corso dei secoli all’opera sono stati attribuiti significati vari:è stata accusata di antisemitismo, definita “commedia problematica”, “drammaambiguo”, restando di fatto soggetta a interpretazioni molto diverse.
Gli allievi del terzo anno hanno affrontato questo testo liberandosi da qualsiasiinterpretazione politica o riferimento alla triste attualità mediorientale.Si è scelto invece di soffermarsi sulle tematiche universali che emergono dall’opera:il bisogno di affermazione, la vendetta, il rapporto con la diversità, la discriminazione.
Una domanda ha attirato la nostra attenzione: che cosa ci muove? Quali valori hanno la priorità assoluta nella nostra vita e determinano i nostri comportamenti? L’amore? Il senso di appartenenza? L’amicizia? Il successo? La fede?
Abbiamo cercato una risposta, che non sarà mai definitiva, senza dimenticare un pizzico di ironia e di umorismo. D’altronde per Shakespeare “Il Mercante di Venezia” è una “commedia”, no?

Per maggiori informazioni: info@teatrogost.it