IPERCORPO 2025 :: Agorà
Festival Internazionale delle Arti dal Vivo – XXI edizione | 2025
17 / 18 / 19 / 20 / 21 settembre
Forlì – EXATR, Arena Forlivese
Alessandra Andrini | Claudio Angelini per Spazi Indecisi | Annalisa Bartolini | Jacopo Benassi | Paola Bianchi | Giulio Cantore | Compagnia Abbondanza/Bertoni | Coorpi – La Danza In 1 Minuto | Invasioni Creative | Andrea Di Lorenzo | Fabbri/Gandini – Città di Ebla | Francesco Guerri | Marlene Miller | Gruppo Nanou / Ovo | Michele Pazzaglia | Alice Rende | Giovanna Silva | Patrick Tuttofuoco | Alessandro Vagnoni | Valentina Valentini | Silvia Valtieri | Roberto Villa | Joli Vyann | Lucy Walker
Uno dei più importanti lasciti del periodo attico all’occidente è l’Agorà, prima come strumento assembleare – riunione di persone che deliberano – e poi come luogo fisico che costituisce il centro operativo e simbolico della città. L’Agorà accomunava la dimensione religiosa a quella politica, commerciale, artistica. Un crocevia di esperienze che costituivano il cuore pulsante del primo grande laboratorio politico della civiltà occidentale.
Ipercorpo 2025::Agorà vuole unire persone di ogni età, genere e provenienza, interessate all’arte dal vivo nei suoi esiti ma anche nei suoi processi e nelle sue sperimentazioni. EXATR è il luogo fisico e semantico per permettere l’incontro fra teatro, musica, arte, conversazione, cittadinanza, persone, vita. Resistere, resistere, resistere a un presente sempre più prono ai dettami della società dello spettacolo e dell’intrattenimento.
Venire a Ipercorpo per riposare, rallentare, ascoltare, disegnare con i propri occhi e il proprio corpo le traiettorie che si dispiegano durante le giornate. Passeggiare nei dintorni di EXATR alla ricerca di tracce di artisti e di storie della città costruite con i suoi giovani abitanti (chissà se per i nostri adolescenti la parola ‘cittadino’ ha un valore). Entrare in una grande tenda allestita per una comunità istantanea che vuole condividere ascolto sonoro. Osservare la danza e le opere in dialogo con lo spazio. Scambiare parole su un divano.
Poi domenica Ipercorpo diviene “Sagra”, parola antica, con solida tradizione religiosa (re-legere, aver cura, tenere insieme) ma anche festa del raccolto. Dall’alba al tramonto. Colazioni per omaggiare la giornata nascente, vociare, fumi di alimenti cucinati sul posto, tornei di carte, artisti e corpi danzanti. C’è qualcosa di antico che dobbiamo portare nel futuro. Alla comunità istantanea di Ipercorpo portiamo le nostre proposte e rivolgiamo una domanda. Quale raccolto vogliamo festeggiare insieme?
Claudio Angelini